Monday, September 25, 2017

Il mattone

 

Pur sforzandomi, ricordo a malapena il suo aspetto, forse aveva capelli rossicci e nodose ginocchia valghe. Risento però la sua voce appiccicosa come melassa impastoiarsi ai miei timpani, un timbro colloso. Passava pigramente dalla sedia del bar ai gradini della chiesa, ozioso e svogliato. Quell’apatia esasperata gli impediva ogni attività lavorativa. Forse era malato, qualche deficienza chimica o alterazione metabolica lo costringevano all’indolenza forzata. Una nebbiosa mattina che poltriva cupo accanto ai cassonetti due operai lo caricarono sul cassone del camion tra calcinacci, tegole e sanitari. Venne smaltito nel pomeriggio tra gli inerti, senza che proferisse parola.

 Illustrazione per un microracconto di Riccardo Maria Boccardi e il suo progetto Racconti Crestati.

No comments: